Niente multa a Tosi, Giacon: «La casta della Lega colpisce ancora»
Veneto
PADOVA, 10 NOV. –“Lei non sa chi sono io”. È questa, di solito, la frase più pronunciata dagli esponenti della Casta. «Non sappiamo se in questo caso sia stata proferita dal sindaco di Verona, - dichiara Paolo Giacon dell’esecutivo regionale del PD del Veneto - ma a quanto riferisce la stampa la paletta del Ministero dell’Interno era in bella vista sulla macchina del Sindaco di Verona, parcheggiata irregolarmente nel cuore più lussuoso ed esclusivo di Milano, via Montenapoleone».La singolare vicenda di Tosi - attacca con un velo di ironia l’esponente del PD - che immaginiamo fosse lì per un “controllo”, legato alle sue funzioni, sui marchi veneti e padani presenti nel cuore più chic di Milano, è fonte di due notizie per i cittadini, una buona ed una meno buona. La notizia buona per i cittadini veneti è che i servizi antiterrorismo presenti nelle nostre città funzionano egregiamente visto che, a quanto riportano i testimoni, una massiccia presenza di forze dell’ordine si è subito materializzata nel cuore di Milano. La notizia meno buona è per gli elettori della Lega Nord che si stanno rendendo conto come i comportamenti dei politici “romani” siano stati pienamente assorbiti ed imitati anche da quelli padani. Anche nel cuore del Nord “padano” le sanzioni amministrative e le contravvenzioni sono solo per i comuni cittadini e non per i politici. La Casta della Lega colpisce ancora».
Tramite comunicato stampa è arrivata la risposta del Sindaco di Verona Flavio Tosi...
SINDACO TOSI QUERELA PAOLO GIACON
“Se l’ automobile fosse stata parcheggiata irregolarmente, la Polizia Municipale di Milano mi avrebbe multato, avrebbe fatto solo il suo dovere e io avrei tranquillamente pagato la contravvenzione. Ma non mi ha multato”. Questa la replica del Sindaco di Verona Flavio Tosi all’esponente PD Paolo Giacon. “Al Signor Paolo Giacon, che vede senza trarne frutto i bei film di Totò con il relativo “lei non sa chi sono io” – aggiunge Tosi – rispondo con una querela per diffamazione, i cui proventi saranno devoluti in beneficenza. Il privilegio di appartenere alla “casta” lo lascio volentieri ad altri: a Verona tutti sanno che auto e autista da me utilizzati non costano nulla al contribuente”.
Come premesso nel precedente post non entrerò nel merito della questione; mi limiterò ad esprimere un mio personale parere...
Giacon tenta di estrapolare da un fatto "presunto" (utilizza la stampa come unica fonte) una Verità...
il suo scopo non è quello di fare informazione (raccontare effettivamente come sono andate le cose) ma solo quello di far passare per vero agli occhi del lettore un fatto "presunto".
Nessuno in realtà ne conosce la dinamica...
Ma la dinamica non conta... importa solo montare un fatto per poi passare al cuore del discorso che inizia qui:
"La notizia meno buona è per gli elettori della Lega Nord che si stanno rendendo conto come i comportamenti dei politici “romani” siano stati pienamente assorbiti ed imitati anche da quelli padani. Anche nel cuore del Nord “padano” le sanzioni amministrative e le contravvenzioni sono solo per i comuni cittadini e non per i politici. La Casta della Lega colpisce ancora".
Analizziamolo...
Giacon fa del "presunto" fatto di Milano una prova... il suo messaggio? la Lega è una casta... conclude (e qui, a mio avviso, la demagogia regna...) affermando che sanzioni amministrative e le contravvenzioni sono inflitte solo ai cittadini comuni e non ai politici (qui non si capisce se solo ai politici di centro-destra o anche del centro-sinistra).
Lo stesso sottolinea che gli elettori della lega nord "si stanno rendendo conto" della "romanizzazione" del movimento... ; leggendo i risultati elettorali delle ultime elezioni politiche non sembrerebbe dato che nella sola Verona un elettore su tre ha dato la preferenza alla Lega...
ma chissà forse hanno cambiato bruscamente opinione il giorno dopo le elezioni...
Per quel che riguarda il termine CASTA... lo inviterei a fare un po' di autocritica leggendo l'articolo di Stella sui portaborse del Veneto pubblicato su questo blog... forse il Pd e la Lega qualche volta possono andare anche d'accordo...
Un consigliere circoscrizionale dell'esperienza di Giacon dovrebbe sapere che un sindaco si giudica per il suo operato e non per le "telenovelas politiche" che, purtroppo, stanno popolando sempre di più i media...
Inviterei quindi Giacon a Verona per confrontarla con la realtà padovana così potrà trarre le proprie conclusioni... positive o negative che siano... purchè siano esse solide basi di un'analisi ragionevole e non tendenziosa.
Credo l'analisi operata da Giacon molto superficiale e al limite della demagogia...forse un rimasuglio della vecchia politica che qualcuno voleva superare...