martedì 13 aprile 2010

IVA sulle tasse...

Faccio ri-ri-ri-rimbalzare una notizia che ho trovato su il blog "okkio" e che ritengo molto importante perchè ci tocca tutti...

Faccio rimbalzare la notizia trovata in rete sulla possibilità di chiedere, tramite il codacons il rimborso dell’iva versata sulla tassa rifiuti (TIA – Tariffa di Igiene Ambientale). Secondo la Cassazione l’IVA può essere applicata solo sulle tariffe, e non sulle tasse.

Le società di gestione rifiuti tendono a considerare una tariffa la quota applicata (infatti viene chiamata TIA – Tariffa di Igiene Ambientale) mentre, a quanto pare, la Cassazione ha stabilito, seguendo l’orientamento della Comunità Europea, che quella pagata per lo smaltimento rifiuti sia una tassa e non una tariffa, rendendo inapplicabile l’IVA, che risulterebbe una tassa sulla tassa.

La tariffa, a differenza della tassa, dovrebbe far pagare agli utenti un servizio nella proporzione in cui ne usufruiscono. A quanto pare questa definizione non è applicabile nel caso dei rifiuti. In effetti nessuno controlla quanti rifiuti effettivamente produco, e nessuno mi premia se produco meno rifiuti di altri.

Il Codacons si presta a fornire la consulenza gratuita per la richiesta di rimborso.

La notizia l’ho letta su Fiscaleweb.

aggiornamento

Anche a Le Iene hanno parlato del rimborso TIA, o meglio del rimborso dell’IVA sulla Tarifa di Igene Ambientale. Secondo quanto si evince dal video, il primo ricorso è stato vinto dall’utente, ed il giudice di pace ha ingiunto all’azienda che riscuote la Tassa Rifiuti di rimbosare l’IVA e gli interessi accumulati sulle somme non dovute.

Purtropo però, sul finale del video si comprende come l’azienda che riscuote la Tariffa di Igiene Ambientale non abbia nessuna intenzione di procedere ai rimborsi dell’IVA sulla Tassa Rifiuti, in attesa di prese di posizione del Parlamento.

Convinto di non essere registrato, l’intervistato, responsabile dell’azienda, parla di un procedimento al vaglio del Parlamento che servirà a “cambiare nome” alla TIA, risolvendo il problema… all’italiana.


domenica 11 aprile 2010

Dalla redazione di Report: "Lo Stato dei Conti"

Equitalia e' una Spa con capitale pubblico, 51% Agenzia delle Entrate e 49% Inps, che fa riscossione di crediti per vari enti, per esempio i Comuni, e riscuote anche i debiti fiscali, cioe' tasse o multe che i cittadini non hanno pagato. Vedremo quanto si paga in piu', cosa comporta una dimenticanza, o una non avvenuta notifica. E' possibile che una mancata riscossione di un canone Rai comporti un'ipoteca sulla casa senza che l'interessato lo sappia? Purtroppo succede spesso. Succede che le aziende che lavorano con gli enti pubblici non vengano pagate nei tempi stabiliti. E le stesse aziende si vedono imposto un fermo amministrativo o un'ipoteca perche' a loro volta pagano in ritardo le imposte. Il sistema della riscossione e' complesso almeno quanto lo e' il bilancio dello Stato. La Finanziaria esiste dal 1978 e dovrebbe essere la manovra annuale che serve al Governo per riequilibrare i conti, visto che siamo strozzati dal debito pubblico. La finanziaria dunque dovrebbe correggere i bilanci con nuove necessita' di spesa, tagli e nuove norme. Solo che normalmente, da settembre a dicembre, i mesi in cui viene discussa nelle Commissioni Bilancio del Parlamento, si riempie di commi e alla fine diventa un maxiemendamento, di solito approvato sotto Natale con un voto di fiducia.
Giovanna Boursier ha percorso il labirinto di norme e leggine incomprensibili non solo ai cittadini, ma anche a parlamentari che le hanno votate. Ogni anno si fanno tagli a Sanita' o Istruzione ma alla fine la manovra finanziaria, nonostante la crisi, con alcuni e' sempre generosa, e cosi' ogni anno vengono concessi, in modo bipartisan, i finanziamenti per il Belice o quelli per i cosiddetti enti inutili. Anche i fondi della ''Legge Mancia'' dal 2005 sono diventati una consuetudine: vengono discussi all'interno delle Commissioni Bilancio delle due Camere dove i parlamentari si spartiscono le quote per i loro territori. Alla fine ce ne e' un po' per tutti: 120mila euro alla congregazione Ave Grazia Plena di Afragola, 66.500 per fare un marciapiede ad Arsie', 50.000 per salvaguardare il parco e la Via Appia, e via con una lunga lista.
Intanto si prova a studiare un nuovo modello di ''autofinanziamento'', per esempio quello di costituire una spa pubblica che valorizzi il patrimonio del Ministero della Difesa. In che modo, e chi lo gestira'?

Redazione Report

giovedì 1 aprile 2010

A Verona vince la Lega, ma “Re Preferenza” è Massimo Giorgetti



La Lega Nord si conferma al primo posto nella provincia veronese con il 36,13 % dei voti, seguita dal Pdl (27.63%), Partito Democratico (16.85%), UDC (6.08%), Italia dei Valori (5.09%), Movimento 5 stelle (2.47%), Unione Nord Est (1.56%), PSI (1.12%), Rifondazione (1.02%), Alleanza di Centro (0.69%), Veneti Indipendensa (0.40%), Nucleare no grazie (0.37%), Forza Nuova (0.35%), Panto (0.18%).

Riconfermati l’assessore uscente Massimo Giorgetti con l’incredibile risultato di 26.360 preferenze (primo assoluto in tutto il Veneto, circa 2.000 voti in più rispetto al collega di partito Bendinelli) e il consigliere uscente Giancarlo Conta.

Per la Lega eletti Tosato Paolo, Bassi Andrea, Cenci Vittorino e Sandro Sandri. Escluso il sindaco di San Mauro di Saline Italo Bonomi con appena 1.214 preferenze nonostante l’appoggio del sindaco di Tregnago Marco Pezzotti recentemente passato alla Lega.

L’Udc conferma l’assessore regionale uscente Stefano Valdegamberi che, con 9.756 preferenze stacca il biglietto per Palazzo Ferro Fini. Valdegamberi sarà tra gli scranni della minoranza poiché l’Udc, differentemente dalle scorse elezioni, non farà parte del gruppo di maggioranza.