domenica 10 maggio 2009

VINITALY 2009: IL RICONOSCIMENTO DEL PROSECCO “TERRE DI SAN VENANZIO”

La Cantina “Terre di San Venznzio” rappresenta una delle aziende più importanti nella produzione del prosecco. Nell’edizione del Vinitaly 2009 si aggiudica il diploma di Gran Menzione per il prosecco di Valdobbiadene Extra Dry al 17^ Concorso enologico internazionale. L’azienda non è nuova alle premiazioni; ricordiamo in particolare che nell’edizione 2008 del Vinitaly il Brut ha ricevuto la Gran Menzione e alla Los Angeles Wine Competition sempre nel 2008 il Cartizze e i due Prosecco D.O.C sono stati rispettivamente decorati con la Medaglia d’Oro, la Medaglia d’Argento e la Medaglia di Bronzo.
Oltre alla produzione tradizionale, nella splendida cornice del Vinitaly 2009 è stato presentato in anteprima il Millesimato 2008. L’enologo Loris Dall’Acqua (che pratica presso la stessa cantina) ci illumina sulla particolarità della produzione “Terre di San Venanzio”; gli spumanti si caratterizzano per un quantitativo di anidride solforosa molto ridotto e per la scelta di non usare chiarificanti che andrebbe a scapito della persistente coroncina di bollicine.
Monica Ganz e Gabriele Gregolo, titolari della stessa azienda, sono da tempo nel settore enologico; Monica ha sempre lavorato per il prosecco di Valdobbiadene; già responsabile della segreteria della Strada del Prosecco e dei Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene, è stata dal 2000 al 2004 Direttore di Altamarca e della Mostra Nazionale degli Spumanti. Gabriele è da sempre appassionato di Vini ed ha sempre lavorato per l’azienda di famiglia.
L’obiettivo del 2009 è una piccola ma oculata produzione, circa 60.000 di Valdobbiadene Prosecco DOC, nelle tipologie Brut, Extra Dry, Dry Millesimato e Superiore di Cartizze, frutto di un’attenta selezione di uve tutte prodotte in Valdobbiadene, di una lavorazione rigorosa, professionale e meno invasiva possibile. Le uve vengono lavorate con pressatura soffice, scartando l’ultimo 10% del pressato, che viene declassato. La lavorazione prevede un rigidissimo controllo della temperatura del vino in tutte le sue fasi e un lunghissimo protocollo di travasi per una decantazione assolutamente naturale del vino; ciò preserva i profumi tipici del Valdobbiadene
Come confermato recentemente il Prosecco verrà riconosciuto con una DOC che farà riferimento al valore geografico del nome “Prosecco”; di conseguenza tale termine si riferirà esclusivamente alle zone del Triveneto obbligando così gli operatori extracomunitari a cambiare la denominazione dei loro spumanti; un po’ come è accaduto con il Tokai, solo che stavolta a beneficiarne è un prodotto tutto veneto.

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