domenica 25 maggio 2008

Strumentalizzazione della Cronaca? Ecco un esempio...

Aggredito un conduttore di DeeGay.it

Due persone gli hanno sbattuto la testa contro il muro minacciandolo. La vittima: «Gli stessi del Pigneto»

ROMA - Christian Floris, 24 anni, conduttore di punta del portale DeeGay.it, è stato aggredito la notte tra venerdì a sabato a Roma mentre rincasava (ascoltalo in audio). Due persone gli hanno sbattuto la testa contro il muro minacciandolo perché si occupa di tematiche legate al mondo dell'omosessualità e gli hanno intimato di smetterla. Il ragazzo, che è stato portato all'ospedale dove è stato giudicato guaribile in sette giorni, ha sporto denuncia contro ignoti. DeeGay.it è un portale che co-produce una trasmissione con Radio Città Futura, Eco tv e Nessuno tv.

«GLI STESSI DEL PIGNETO» - «Desidero confermare che in merito all'aggressione che ho subito la notte scorsa, noto delle correlazioni con quello che è accaduto al Pigneto a Roma. Credo che sia la stessa corrente di persone, che oltre ad aver aggredito me e di infondere terrore nel mondo omosessuale, si sia ora concentrato sugli extracomunitari». Lo afferma il conduttore di punta del portale DeeGay.it, aggredito la scorsa notte. «La mia convinzione - aggiunge - proprio guardando le immagini televisive e ascoltando le dichiarazioni rilasciate sul posto da testimoni, è che gli aggressori appartengano alla stessa matrice».


Avete letto? Bene. Ora prendiamo una dichiarazione della Questura di Roma...


Assalto al Pigneto, «non c'è matrice politica»

Secondo la questura il raid al negozio di un extracomunitario sarebbe la ritorsione per il furto di un portamonete

ROMA -L'assalto compiuto sabato contro alcune attività commerciali gestite da extracomunitari nel quartiere romano del Pigneto, «non ha un connotato politico con una matrice, ma è piuttosto un gesto sintomo di una forte intolleranza e insofferenza». A questa conclusione sono arrivati gli investigatori della Questura di Roma, che hanno ricostruito i fatti attraverso alcuni «dettagli» ritenuti «essenziali» per capire cosa sia avvenuto.

IPOTESI RITORSIONE - Fonti della Questura ritengono che l'assalto ai tre negozi tra via Macerata e via Ascoli Piceno sia stata una «ritorsione di un gruppo di cittadini italiani, probabilmente dello stesso quartiere, fatta dopo il furto di un portamonete contenente anche documenti e denaro». Gli investigatori della Questura di Roma, in sostanza, hanno appurato che ieri mattina, attorno alle 10,30, nel negozio di via Macerata gestito da un cittadino indiano con regolare permesso di soggiorno, si trovavano un cinquantenne italiano, un extracomunitario del Bangladesh e altri due avventori del quartiere. Ed è stato l'italiano a rivolgersi al cliente extracomunitario del negozio chiamandolo Mustafà e pretendendo documenti e soldi che lui gli aveva rubato qualche giorno prima.

Un fatto di cronaca che viene strumentalizzato per fini politici...come è successo a Verona per la morte di Nicola. Forse la matrice politica e la latitudine contano  poco in questi scellerati esempi...

1 commento:

michela53 ha detto...

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