mercoledì 30 gennaio 2008

Dal "Corriere della Sera"...

LONDRA - Nelle scuole elementari britanniche sarà proibito usare l'espressione «mamma e papà» e diventerà obbligatorio utilizzare l'espressione neutra «genitori», in modo particolare nelle comunicazioni a casa. Come scrive mercoledì il popolare quotidiano Daily Mail, il ministro per la Scuola e l’infanzia Ed Balls farà propria la proposta lanciata dall'organizzazione per i diritti degli omosessuali Stonewall, mirante ad abituare i bambini britannici delle elementari all'idea che potrebbero esserci genitori dello stesso sesso.

DIRITTI GAY - Secondo gli attivisti di Stonewall, l'espressione «mamma e papà» lede i diritti dei genitori omosessuali e favorirebbe pregiudizi anti-gay, inoltre ritengono che i bambini non dovrebbero avere un'idea «convenzionale» della famiglia. Ma non solo: l'iniziativa prevede che, quando si discuterà di matrimonio nelle scuole medie, gli insegnanti dovranno parlare anche delle unioni civili e dei diritti sulle adozioni gay.


Bene, benvenuti all' ennesima puntata dei "concetti limite"...

Mamma e papa' sono espressioni offensive, attenti a come parlate! Non si può rispettare i diritti degli omosessuali utilizzando tale gergo; negli atti ufficiali "fidanzata" diverrà "partner" e così via.
Tecnicismi che alla fine causeranno l'effetto opposto...ma che ci volete fare...bisogna restare al passo con i tempi...


venerdì 25 gennaio 2008

Dal "Corriere della Sera"...

Propongo questo interessante articolo che ci riguarda da vicino...
Se vi dovesse capitare...
http://www.corriere.it/cronache/08_gennaio_24/targhe_clonate_di_lecce_560d0468-ca6e-11dc-bbdc-0003ba99c667.shtml

Tirando le somme...

L'unica possibilità per il Presidente Prodi era quella di evitare il Senato; non avrebbe scongiurato la caduta ma, per lo meno, avrebbe facilitato l'istituzione di un governo tecnico o istituzionale. Siamo stati testimoni di una pietosa "Alamo" a Palazzo Madama. Vorrei esprimere la vergogna di un cittadino italiano che si vede rappresentato da senatori che con insulti, aggressioni, minacce, pretendono di essere "onorevoli". Che ridere vederli piangere sulla situazione disastrosa dell'Italia, vederli "soffrire" perché le famiglie non arrivano a fine mese e poi aprire bottiglie di spumante in Senato come all'osteria.
Che senso ha fare il governo istituzionale quando lo si è rifiutato in tronco all'inizio legislatura? La situazione non era già drammatica?
Dov'è la coerenza nell' andare alle urne con l'attuale legge elettorale (e dire che va benissimo) quando una settimana prima si prendevano accordi per cambiare quella che è definita una "porcata"? Per la cronaca Schifani ha già ribadito che non vi sono più le basi per l'accordo.
Tutti sappiamo che fine faranno le "riforme"; nel dimenticatoio.
Le riforme facevano comodo nella sciagurata ricerca di appoggi e vantaggi.
Ricordiamo che l'unica riforma "interessante" era la legge elettorale...
Ma la giustizia, le pensioni, l'evasione, il fisco, la crescita, la pubblica amministrazione, ecc.?
Io non credo esistano i presupposti per una svolta radicale; semplicemente non siamo in grado di sradicare i problemi con le troppe mediazioni e la politica dell'accontentare tutti. Con tale linea possiamo fare delle correzioni tanto temporanee quanto inefficaci.
Non mi ritengo disfattista ma la situazione è grave; la cultura dell'incentivare è pressoché assente come lo è l'abitudine al merito ed alla responsabilità (latitante in Italia).
Il mio pensiero va a Sarkozy ed alla commissione Attali.
200 progetti per il futuro.
Per noi solo bottiglie di spumante e maxi schermi nelle piazze.
Abbiamo vinto i mondiali di calcio ma stiamo gettando alle ortiche il nostro futuro; e la responsabilità non è solo dei politici ma anche nostra...

martedì 22 gennaio 2008

On. Mastella si è accorto ora che la Giustizia è poco "clemente"?

Caro Mastella,
premetto che non ho elementi per esprimerle la "solidarietà politichese" o la "condanna qualunquista"; la sua condotta però (prendo atto delle dichiarazioni che ha fatto a "Porta a Porta") non si abbina affatto con lo status che dovrebbe avere un rappresentante del popolo.
Perchè si parla di giustizia solo quando interessa? Proprio lei che ne è stato un ministro.
Sul Corriere della sera di martedì 22 gennaio 2008 è stato pubblicato a pag. 12 un bellissimo articolo di Gian Antonio Stella che parla sostanzialmente dello stato giurassico della Giustizia Italiana.
Aberrante.
200.000 prescrizioni l'anno.
Nei primi sei mesi del 2007 lo Stato ha recuperato soltanto il 3% dei 326 milioni di euro di sanzioni pecuniarie e dei 56 milioni di spese processuali.
1 miliardo e 599 milioni di euro i soldi confiscati e che non vengono fatti fruttare... e chissà da quanto tempo sono li...
Passiamo ai tempi?
Procedimenti civili (che riguardano un po' tutti);
286 giorni la durata di una opposizione al pagamento di una multa.
545gg. la durata di una causa civile per il risarcimento da incidente stradale.
Durata media di una causa civile di lavoro; 758gg. in primo grado, 814 gg. in secondo.
Durata media di una causa civile ordinaria; 980gg. in primo, 1.405gg. in secondo grado.
Il Ministero della Giustizia ha accumulato un debito per il 2007 pari a 143 milioni di euro, nel 2006 era di 219 milioni di euro.
Ma gli esempi più preoccupanti proposti da Stella sono due:

- Per un lavoratore che perde due mani sul lavoro (invalidità 70%) il risarcimento è pari a 600.000 euro a Roma e a 420.000 euro a Milano. Per un'invalidità del 50% il risarcimento è di:
266mila euro a Roma,
218mila euro a Milano,
182mila euro a Lecce,
166mila euro a Venezia.

- Istruttorie contro le toghe per processi troppo lenti (richiesta di indennizzo);
3612 istruttorie
3612 assoluzioni

Una domanda... ma che hanno fatto al Ministero in questi decenni?
E' possibile che l'autoconservazione della Giustizia intesa come organizzazione impedisca un minimo di cambiamento?
Come sempre il classico abisso italiano tra i "we think" ed i "we want".

domenica 20 gennaio 2008

Vincenzo Visco: “Rasputin” alla corte di Padoa Schioppa

Rimbombano ancora in tutto il Veneto le dichiarazioni del viceministro Vincenzo Visco al forum della sinistra estrema tenutosi a Marghera.
«Posso dire con una battuta che qui in Veneto l’antistatalismo è consustanziale, della medesima essenza, con la cultura media dei cittadini della regione».
Parole buffe quelle del viceministro;sono buffe perchè la persona che bacchetta la cultura “statalista” veneta è un condannato in sede definitiva. Vincenzo Visco è stato giudicato colpevole di abusivismo edilizio nel 2001 e condannato a 10 giorni di carcere e ad un’ammenda di 20 milioni delle vecchie lire. Considerato un “risolutore” dell’eterno problema che da decenni si annida nelle stanze del Ministero dell’economia (leggi evasione), Vincenzo Visco ha sempre contribuito a ripianare il bilancio statale tanto che il famoso disegnatore Forattini lo ritrae spesso nelle vesti di Dracula.
Che strano però…un viceministro così poco informato.
Come avevo reso noto in precedenza, il Veneto è una delle regioni con il tasso più basso di evasione fiscale; esso infatti è pari al 10,6% contro il 15,8% della media nazionale.
Il secondo dato significativo è rappresentato dal residuo fiscale regionale (la differenza tra ciò che la Regione versa nelle casse dello Stato e ciò che riceve in forma di intervento) che è pari a 11,5 miliardi di euro. Un piccolo contributo da parte degli “antistatalisti veneti” per ripianare i debiti di Abruzzo, Molise, Campania, Puglia(regione natale di Visco), Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Regioni che presentano residui fiscali negativi.Eppure la più alta percentuale di controlli da parte dell’agenzia delle Entrate avviene proprio qui nel Nord. Perchè?Forse è un rientro certo del sommerso…non si può pretendere un rientro da parte di attività che non sono nemmeno registrate…tipiche di altre zone italiane.
Nessuno dubita la presenza di un certo “disagio veneto”; ma di certo non è dato dalla nostra “cultura veneta”. Forse il disappunto nasce dai dati sopra riportati…
Le erudite parole del viceministro hanno turbato anche il candidato alle primarie del Partito Democratico Veltroni. Dopo tutte le rassicurazioni per un non precisato “dialogo con il Nord”,il sindaco di Roma vede smentito tutto quello che ha cercato di comunicare ai rappresentanti delle piccole imprese. Visco infatti è una pietra angolare nella lista di Veltroni per il Pd e, con il suo sfortunato intervento rischia di aumentare le perplessità verso il nascente soggetto politico.
E’ curioso come, tutto ciò, ricordi il famoso santone russo Rasputin…un monaco, uno stregone che alla corte dello Zar Nicola II influenzava le sfere più alte dell’autocrazia zarista.
Come la prenderà il nostro povero Ministro Padoa Schioppa?

Cosa sono le Pari Opportunità Ministro Pollastrini?

Chi ha visto la puntata di “Porta a Porta” sull’omicidio dei cognugi di Treviso molto probabilmente sa a chi mi riferisco…
Le inutili polemiche che nascono da un clima di scontro politico di matrice “idealista” non portano mai a niente.
E’ triste prendere atto di come una vicenda così abberrante venga manipolata, plasmata, adattata a ciò che rappresenta la classe politica di appartenenza…
Quello che sfugge al dibattito è un elemento fondamentale: l’illegalità.
Come Magdi Allam scriveva, la Comunità Europea ha eletto il rispetto dei diritti umani proprio alfiere ma, nel contempo, ha relegato quello per la legalità a stalliere (in realtà non ha usato queste parole ma il concetto rimane).
Questo, purtroppo, succede in particolar modo in Italia.
Chi uccide, a prescindere dalla nazionalità, deve risponderne davanti alla Giustizia…chi è irregolare deve mettersi in regola o lasciare il paese…
La maggior parte dei reati viene commessa da extracomunitari irregolari; questo è un dato di fatto non un’affermazione “razzista”.
Su questa base mi meraviglio delle dichiarazioni del Ministro Pollastrini…cosa c’è di male nel far rispettare la legge?
Il sindaco di Verona Flavio Tosi ha fatto sgomberare un centro sociale che occupava illegalmente uno stabile del Comune e un campo rom nel quale si registravano da tempo attività criminose.Perchè lo si attacca?
I punti sulla sicurezza erano sul manifesto elettorale…eppure Tosi ha vinto con il 62% dei consensi .Qui non si tratta di criticare chi, con bassa levatura morale, inneggia alla pena capitale con lapidarie esternazioni populiste. A differenza di molti altri, il sindaco della Lega ha risolto un problema che molti altri avevano bypassato per ovvie ragioni elettorali. Vivendo si stereotipi e luoghi comuni si rischia di fallire il goal finale della politica: il cittadino.
La legge va rispettata ed applicata. Le pari opportunità consistono sostanzialmente in questo: pari dignità e possibilità per tutti sempre nel contesto immancabile della legalità.Io credo sia inutile mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi…
P.s. scusate lo stile “di getto” ma quando si ha 15 minuti a disposizione…

Movimenti giovanili…svegliatevi

Ho constatato un dato allarmante. Molti movimenti giovanili si stanno avvicinando sempre di più al populismo (io la chiamerei demagogia) della cosidetta “casta”.
Vedete… io stimo moltissimo l’impegno e la volontà di cambiare; i movimenti giovanili sono gli ultimi baluardi dell’impegno civile. Il limes della dedizione alla “cosa pubblica”; concetto ormai offuscato dal crescente consumismo e dall’esaltazione della sfera privata.
Quante volte le idee si sono rivelate sotto la forma di sterili parole… ormai gli argomenti sono sempre gli stessi; la critica non va mai al di là del mero scontro politico. Le soluzioni e le proposte concrete non ci sono. Molte volte si discute per “sentito dire”.
Curioso è osservare come la tesi di un giovane e veemente oratore si possa smontare in un paio di mosse… motivo? La totale ignoranza dell’argomento. Se cercate in internet potete trovare discorsi di cinque-venti minuti che si distinguono per la loro totale mancanza di argomentazioni, risposte, dimostrazioni…
Personalmente conosco molte persone “militanti” in movimenti giovanili di ambo le parti. Alcune fra loro dimostrano aridità di contenuti, criticano persone che nemmeno conoscono, improntano manifestazioni sulla linea generale del partito anche se in cuor loro sono convinti del contrario.
Giovani proponete…buttatevi su temi “grandi” come l’economia, la sicurezza, la finanza, e studiate sempre, sempre informati su tutto.
Se qualcuno vi dirà: “non è cosa vostra”, ignoratelo. Affrontate i temi del localismo concreto con studi specifici. La vostra risorsa più grande è la capacità di argomentare e dimostrare.

Primarie Partito Democratico

Dove si vede la politica da quattro soldi?
Il Pd deve ancora nascere e già è bersaglio di attacchi ingiustificati. Perchè si vuole negare una nuova realtà politica italiana? Sembra che il dialogo ed il confronto politico si basi solo su affermazioni bambinesche come “disuniti su tutto”, “regna il caos”, ecc.
Aspettare e vedere… magari il Pd porterà davvero una ventata d’aria fresca nel nostro giurassico modo di fare politica.
Io di certo non appartengo a Ds o Margherita ma guardo con molto interesse al nuovo soggetto con curiosità e mente aperta. Il centrodestra deve prenderne atto e “contrattaccare” con progetti altrettando innovativi….
Non mandando Bonaiuti, Bondi e la Brambilla in televisione…

Quando il potere è il veto….

Un bicameralismo perfetto che non funziona.
Un parlamento composto da due camere uguali con funzioni identiche non ha motivo di esistere nel 2007. Tale sistema, in una partitocrazia frammentata come la nostra, è pura follia. Se a questo aggiungiamo lo stato di perenne lotta ideologica insito nella nostra politica si arriva presto alla cattiva visione di uno Stato immobile e incapace di legiferare.
In questo bel minestrone di equilibri ed alleanze, il veto di piccolissime fazioni politiche acquista potere enorme. La minaccia di bloccare i provvedimenti è consuetudine ostentata in Parlamento; non importa l’importanza o la necessità dell’atto, importa il compromesso che esso può creare e, di coseguenza il vantaggio politico che ne si può trarre inchiodandolo. Benedetta logica del compromesso…
Chi continua a sostenere le “politiche coraggiose”, delle quali il Paese necessita, rischia di cozzare malamente se il sistema rimarrà così strutturato.
Occorrono riforme costituzionali strutturali; garantire l’efficacia del Parlamento aumentando, allo stesso tempo, la spinta propositiva del Governo.
Purtroppo riforme così non potranno mai attuarsi nelle legislature di maggioranza risicata come quella attuale.

Autonomia e sicurezza

Ore 00: 04. Il treno che arriva da Milano si ferma lungo la banchina del binario. Scendo. Mi avvio verso il parcheggio; ad un tratto un uomo ed una donna iniziano a muoversi verso di me. Io li guardo con un pizzico di incertezza. Accelerano il passo, mi sorpassano e bloccano un ragazzo dell’est appena sceso dal mio stesso treno: “Polizia, ha un documento?”.
Molte volte il giornalista raccoglie i dati, li vaglia, ne verifica l’attendibilità e da questi costruisce l’analisi. In questo caso sono stato fortunato; la materia dell’articolo si è plasmata sotto i miei occhi. Da tempo la Stazione Ferroviaria di Porta Nuova è punto di ritrovo di extracomunitari. Il piazzale esterno e le vie limitrofe sono luogo di spaccio e prostituzione. Un vero “punto caldo” per la sicurezza. Il costante monitoraggio da parte delle forze dell’ordine riesce solo in parte ad arginare il problema; la risoluzione appare quasi impossibile. La mancanza di pene certe e di leggi condivise incide negativamente sul fenomeno.
Il Comune di certo non può legiferare su una materia competente allo Stato centrale e quindi si attrezza con accordi e politiche pubbliche finalizzate a ridurre il senso di disagio tra la cittadinanza.
Nell’ottica della sicurezza, il Comune, diventa un agente che dovrebbe incidere in modo significativo essendo il primo soggetto giuridico ad avere la coscienza completa del problema e la prima autorità a ricevere un “feedback” positivo o negativo sulla gestione dello stesso.
La figura del sindaco deve avere maggior autonomia nella gestione delle problematiche cittadine; deve essere dotato di maggiori poteri per contrastare il fenomeno dell’illegalità.
Il concetto della maggior autonomia non è stato espresso solo da Flavio Tosi ma anche da Zanonato (Padova) e Cacciari (Venezia) appartenenti al Centrosinistra a dimostrazione che i capisaldi della sicurezza e della legalità non sono una fantasia populista di una fazione politica.
L’aumento delle forze dell’ordine può essere un valido deterrente nella prevenzione degli atti criminosi, ma non potrà mai risolvere il problema.
Lo Stato centrale non deve provvedere solamente dispiegando più uomini e mezzi.
Occorre rendere effettivo e certo un sistema penale che, ahimè, si regge sulla “condizionale”, sulla “buona condotta” e sulla “attenuante”.

F.M. articolo pubblicato sul "il Piave"

Berlusconi ha i voti ma…

Forza Italia è il primo partito della Nazione; nato da una corrente innovativa (non particolarmente legata a quelle tradizionali). Silvio Berlusconi ha dimostrato di essere abile, efficace nella dialettica. Assemblee sfarzose, cori, inno del partito, applausi, bagni di folla, atmosfere fiabesche che fanno da cornice ad una parola ostentata all’inverosimile: Libertà.
Se devo essere sincero il nome “Casa delle Libertà” a me non è mai andato a genio…
Libertà (come Verità, Uguaglianza, ecc.) è un concetto che esula da ogni dizione partitica; è un termine politico che riconduce ai diritti universali del cittadino. Per intenderci rientra nell’insieme delle prerogative che ogni nazione occidentale deve perseguire ma che non devono mai essere considerati come caratteristica univoca di un solo partito.
La linea di Berlusconi in questa legislatura è stata un totale fallimento politico,
dalla dichiarazione di brogli elettorali (essendo stato segretario di seggio mi sono sentito profondamente offeso) all’ultima trovata; il nuovo partito circense partorito in due minuti dato che nessuno in Forza Italia sapeva… nessuno.
Ricordo che non si tratta del partito unico. Tale soggetto è un progetto in cantiere che deve essere frutto di interazione e condivisione di idee e metodologie da parte degli attori politici che ne faranno parte. Quello di Berlusconi è una trovata populista senza spina dorsale (pardon.. demagogica perchè il populismo è dei dinosauri che dall’Italia partono alla volta della Piazza Rossa a versare lacrime per un ottobre che mai ritornerà). Nei gazebo installati da Forza Italia ho visto e sentito esternazioni da pelle d’oca contro An, Udc e Lega. Inebriati, pagavano 1 euro per firmare…soldi che ovviamente andranno nelle casse del partito. Forse qualcuno non ha ben chiaro il concetto di democrazia. Vorrei chiedere alla ragazza che a Milano si è alzata per urlare ai microfoni di skytg24 parole poco educate a Gianfranco Fini ed a Casini se avrebbe avuto il coraggio di ripeterle alla vigilia delle dimissioni del Governo Prodi 1. Chiedo ancora alla stessa ragazza di riflettere sulla sua partecipazione politica ed a cosa essa si riduce.
Secondo i sondaggi Forza Italia incrementerà i propri voti? Già come la spallata….
Mi rattrista molto inoltre sentire come la Res Pubblica venga sminuita dallo stesso Berlusconi come ad una “questione di voti”. I continui dietrofront dell’ex premier servono solo ad avvalorare le critiche degli alleati; il recente “accordo” con il Pd sulle riforme è l’ennesima smentita di quello che lo stesso Berlusconi sosteneva ostinatamente un mese fa.
Curioso…dopo aver definito la CDL un ectoplasma, chiede l’unità degli alleati; qualcuno definì “coglioni” chi avrebbe votato a sinistra…